giovedì 24 maggio 2018

SENZA GIUDICARE, TUTTI INSIEME A SUONARE




La “Body Percussion” è un approccio alla musica che parte dal corpo come primo strumento musicale.         Il nostro corpo è in grado di fare infiniti suoni e rumori, è uno strumento musicale di cui tutti siamo dotati. La Body Percussion è formata da suoni che sono eseguiti dalle nostre gambe, dalle nostre braccia, dai piedi, col petto e con tutte le parti del nostro corpo che ci permettono di giocare con la musica. Quest’anno abbiamo partecipato a uno spettacolo, che riguardava gli immigrati, e la nostra professoressa di musica ci ha fatto eseguire  una serie di movimenti che avevamo imparato durante l’arco di un anno.     La Body Percussion è stato un progetto che a noi alunni è piaciuto molto, grazie al quale abbiamo scoperto le funzionalità del nostro corpo e le sue capacità. Noi abbiamo fatto diversi spettacoli di questo genere, ma quello che ci è piaciuto di più è stato quello a Napoli, dove c’era anche il Vescovo che ha fatto un discorso sulla diversità da noi rappresentata con la Body Percussion in un modo geniale.


Abbiate ogni speranza voi che entrate…


Cari futuri ”colleghi ” di studio,
tra poco inizierete questo meraviglioso, ma anche difficile percorso.
In questi tre anni studierete molto, farete nuove amicizie, con un po’ di talento parteciperete ai nostri spettacoli e vivrete tante altre importanti esperienze.
Se pensiamo al nostro percorso, ci vengono in mente tutte le volte in cui  abbiamo litigato con i professori e tutte le  volte in cui, invece, abbiamo sentito forte il desiderio di abbracciarli;  quante  volte  avremmo desiderato restare a scuola e quante volte, invece, sarebbe stato bello essere    all’ altro capo del mondo.
In verità,  se dobbiamo essere sinceri, sia la scuola, sia i nostri docenti ci hanno insegnato in questi anni a crescere e maturare e, per questo,  ci mancheranno molto.
Per questo, noi studenti di terza vogliamo darvi qualche consiglio per “ sopravvivere “ a scuola:
1)  Studiate con passione
2)  Inseguite i vostri sogni
3)  Ascoltate i vostri insegnanti, anche perché molto presto vi accorgerete che loro sono la vostra seconda famiglia
4)  Relazionatevi nel modo migliore con i vostri compagni
5)  Non abbiate paura di esprimere le vostre idee
6)  Godetevi questi tre anni perché, senza che ve ne rendiate conto, finiranno in un lampo
7)   Siate sempre voi stessi per crescere e maturare

Speriamo che seguirete questi nostri  consigli e che vi troverete bene alla ”FALCON SCHOOL“!!!

                                                            Buona fortuna e un forte abbraccio!


Sì, viaggiare!


Avete presente il film ”La scuola più bella del mondo”?
Ecco, abbiamo fatto un tuffo in quella pellicola, quando durante il nostro viaggio di istruzione ci siamo confrontati con i “signori” studenti del Nord.
Volete sapere cosa è successo?
Come al solito sono prevenuti nei confronti di noi terroni del Sud, basandosi su pregiudizi non meglio verificati, ma si sono ricreduti, quando ci hanno conosciuti, poiché in fondo siamo tutti fratelli e non esistono duelli!
Dal Parco dei Mostri alle Terme, dai musei al Parco Avventura in varie città immerse nella natura siamo andati e non ci siamo mai stancati.
A parte l’aspetto culturale abbiamo molto curato quello relazionale.
Le occasioni non sono mancate e nuove amicizie sono nate…
E che dire dei prof.?
Scesi dalla cattedra, sono uomini normali: non sanno solo stressare, ma anche scherzare e perfino ballare!
Insomma, il bilancio è positivo, cari compagni!
Non perdete queste occasioni, servono a crescere insieme alle classiche lezioni!


Ogni storia è una storia d’amore: RECENSIONE


Alessandro D’Avenia, Ogni storia è una storia d’amore, Mondadori, Milano 2017, pp. 320, € 20,00.
Alessandro D’Avenia, quarant’anni, dottore di ricerca in lettere classiche, insegna lettere al liceo.
Ha pubblicato, con Mondatori: Bianca come il latte, rossa come il sangue (2010, da cui è stato tratto nel 2013 l’omonimo film), Cose che nessuno sa (2011), Ciò che l’inferno non è (2014, premio speciale del presidente nell’ambito del premio Mondello 2015) e, nel 2016, L’arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita, da cui l’autore ha tratto un racconto teatrale che ha girato l’Italia con enorme successo. I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo.
In questo libro straordinario l’autore si interroga sulla difficoltà di dare una risposta ad una domanda che accompagna da sempre l’uomo: “l’amore salva?”
Egli lo fa interrogando una serie di donne, accomunate dal fatto di essere state compagne di vita e muse ispiratrici di grandi artisti.
A cominciare dal racconto della compagna dello scrittore inglese Keats, con la quale egli non fu capace di condividere nemmeno un giorno di quotidianità, passando attraverso la caparbietà della poetessa Tess Gallagher, che riuscì ad illuminargli la vita nei giorni di malattia, proseguendo con la disperazione di Jeanne Modigliani e l’amorevolezza di Alma Hitchcock.
D’Avenia presenta una spiccata ed arguta vena narrativa nello sciogliere ed intrecciare il filo narrativo che unisce in una trama ricca e cangiante così molteplici e diverse storie d’amore.
A questo scopo, con la maestria che può essere solo di un filomito, l’autore predilige come un nucleo narrativo un mito che è di per sé una storia d’amore per eccellenza; è così che, prendendo spunto dalle vicende amorose di Orfeo e Euridice, le storie raccontate sembrano svolgersi tra i due poli opposti del disamore (l’egoismo del poeta che preferisce il proprio canto alla donna amata) all’amore stesso (morire per amore in nome del bene e della felicità altrui).
Questo libro eccezionale è un libro che ha come voce narrante la meraviglia ed è proprio la meraviglia che l’autore intende restituire ad ogni lettore.
Il professore siciliano ancora una volta riesce nell’ardua impresa di conciliare il piacere della lettura a quello della scoperta; egli lo fa attraverso le storie di uomini e donne illustri, facendo filtrare bagliori di meraviglia della nostra quotidianità, nella convinzione che “noi siamo e diventiamo le storie che sappiamo ricordare e raccontare a noi stessi”.
“Ogni storia è una storia d’amore”, un libro che consigliamo di leggere.        


Napoli VS Juve: emozione senza fine...


Dietro quella zebra il Piemonte invasore, dietro quel ciuccio il meridione occupato...
Da sempre Napoli e Juve sono rivali senza eguali…
La “vecchia signora” nasce nel 1897,trent’anni prima del Napoli, che colora d’azzurro gli stadi nel 1926. Nello stesso anno della nascita della squadra azzurra, si gioca il primo dei tanti match tra Juve e Napoli.
Alla fine di quest’anno, a Torino, il freddo congela la speranza della vittoria partenopea. Il ciuccio è ferito, ma non è morto…
La prima vittoria del Napoli risale al 19 maggio del 1929 a Bagnoli.
Grande gioia per tutti i tifosi napoletani con un missile terra-aria che sfreccia nella rete della porta avversaria!
Negli anni lo scontro continua…
Nell’estate del 2016 si diffonde la funesta notizia di un possibile passaggio di Higuain alla Juve. Molti pensano a una fake news, invece il fedifrago è tra noi. Il tradimento si amplifica, perché l’argentino diventa juventino. Il suo primo goal è un pugno allo stomaco…
E non finisce qui…
Mentre Gonzalo va all’Inferno, un nuovo Santo arriva in Paradiso: Koulibaly. Quando tutto sembra perduto, K2 segna all’ultimo momento e trasforma in gioia il grande tormento.
In ogni tifoso si riaccende la speranza di colorare d’azzurro il cielo in una stanza!!!
Come andrà a finire forse già si sa, ma il nostro cuore azzurro sempre resterà!!!


Un angelo del calcio


Ciao Davide,
come si sta lassù?
Te ne sei andato improvvisamente, lasciando un vuoto indescrivibile nel cuore di noi ragazzi.
Sei stato un grande, un grande capitano, un grande uomo, un grande padre, mentre ora sei l’angelo più forte del paradiso.
Hai una figlia che hai accudito con impegno e dedizione e di sicuro continuerai a proteggerla da lassù, perché non c’è barriera che ostacoli l’amore paterno.
La tua carriera calcistica è stata un vero e proprio successo; come capitano svolgevi un lavoro assiduo e guidavi la tua squadra verso la vittoria tutte le volte che iniziavi una partita.
Non dimenticheremo mai i tuoi goal! Che grandissima emozione vederti in campo! Grazie di cuore!
La città di Firenze, come tutta l’Italia, continuerà ad amarti per la tua correttezza, per la tua umiltà e per il tuo carisma.
Hai vissuto solo pochi anni, ma ricchi di gioia.
Te ne sei andato via così giovane ed ora Firenze e l’Italia tutta ti tendono la mano da qui fino al Paradiso!
La tua impronta rimarrà impressa nel cuore degli Italiani, perché tu, in così pochi anni, hai fatto la storia!.


Dalla palude alla movida


Inizialmente Volla era un terreno paludoso, chiamato “Bolla” per una famosa sorgente d’acqua che scaturiva dal sottosuolo.
Col passare del tempo la popolazione aumentava, la voglia di aggregazione cresceva, finché un giorno, per lo spirito imprenditoriale di alcuni, sono nati numerosi locali, nonché un centro commerciale: ”Le Ginestre”.
Nel 2001 “spuntava” l’Hotel Leonessa, al quale nel 2007 si affiancava il “Picasso Lounge Bar”, un locale dinamico, innovativo e versatile.
Nello stesso periodo veniva costruito il parco divertimenti “Liberty City Fun”, un vero paradiso per i più piccoli.
Successivamente si dava vita a moderne location per feste, pizzerie di alto livello, baretti per i giovani...
Ecco a voi Volla: un aperitivo, un panino, un festino puoi trovare, ma una passeggiata nel verde non puoi fare, per il cinema ti devi spostare, di una discoteca neanche a parlare!!!


SENZA GIUDICARE, TUTTI INSIEME A SUONARE

La “Body Percussion” è un approccio alla musica che parte dal corpo come primo strumento musicale.           Il nostro corpo è in grad...