giovedì 24 maggio 2018

Quattro chiacchiere tra le nuvole...


-Quali motivi ti hanno portato a fare il giornalista?
Sin da bambino avevo un sogno: informare le persone sulla verità dei fatti.

-Da dove è scaturito il tuo coraggio?
Il mio coraggio è scaturito dalla passione per il mio lavoro.

-Che cosa hai provato quando ti hanno trasferito da una redazione all’altra?
In un primo momento la mia è stata una reazione positiva, ho capito solo dopo che dietro questo trasferimento c’era lo scopo di allontanarmi dal mio lavoro.

-Come mai ti sei interessato alla cronaca nera?
Mi sono appassionato alla cronaca nera perché la mia città è davvero movimentata da questo punto di vista.

-Ti sei mai sentito solo e scoraggiato?
Bella domanda… La risposta è sì, perché non tutti abbracciano la croce della verità.

-A che cosa hai dovuto rinunciare per diventare giornalista?
Per diventare giornalista ho dovuto sacrificare soprattutto la mia vita privata: a volte il giornale è diventato la mia fidanzata.

-Hai mai pensato di trasferirti in una redazione più “comoda”?
No, non ci ho mai pensato per amore della mia città, che ho sempre amato, sia nei suoi aspetti negativi che in quelli positivi.


Un caro saluto al nostro Giancarlo, che dall’alto dei Cieli ci guida sulla via della verità...


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